venerdì 18 maggio 2007

La città proibita



Zhang Yimou o si ama o si odia.

Dopo la sua parentesi con il film " Mille miglia lontano", film apprezzabile per intelligenza e delicatezza di intenti, ritorna con la migliore tradizione di film in costume dove tutto è estremizzato e rasenta il ridicolo, ma il fascino è proprio in questa miscela di amore e morte che è la tragedia classica del teatro antico. Lo spettatore occidentale trova sempre delle difficoltà a rapportarsi a questo tipo di spettacolo e al bombardamento di colori con variazioni turchine e rossodorate, alla sottomissione e all'adorazione degli idoli ed eroi con gli occhi truccati ed i fiori tra i capelli...ma io trovo tutto questo molto affascinante.

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