giovedì 29 novembre 2007

Gloria nella valle di Elah



Un film e un tema già visto? Forse mai abbastanza.Non si mettono mai le bandiere al contrario: è segno che la nazione rappresentata sta chiedendo aiuto.E sarebbe ora che tutti gli Americani lo facessero. La guerra in Vietnam non è mai finita, si sposta sul globo secondo le esigenze, magari i fornitori di armi di distruzione e di droghe pesanti indirizzano i potenti....chissà. Comunque un film duro con i ritmi lenti che ti costringono a stare sveglia per arrivare al finale raccapricciante non sospetto visti gli autori del finale. Ti viene difficile persino battere le mani ad un buon film per la stretta allo stomaco dell'immagine finale. Bravo Haggis sempre coraggioso nel suo antiamericanismo, ho avuto l'impulso di stringere lasua mano e lui era li disponibilissimo e serio. Grazie.

domenica 25 novembre 2007

Across the universe


Un film spettacolare e commovente come lo aspettavo. Come era bello il mio fidanzatino con la camicia bianca alla quale aveva staccato il collo per farlo diventare "alla coreana", con le scritte a penna biro di tutte le canzoni dei Beatles sul davanti e sul di dietro, avevo 10 anni. Le canzoni le ascoltavamo come ascolti oggi Tiziano Ferro ma davvero erano tempi meravigliosi di risveglio delle coscienze , ci si credeva alla rivoluzione, ci si eccitava con poco, l'attivismo era lontano ma a divenire, gli echi della guerra ci facevano stringere lo stomaco dalla paura e dalla pena per quei poveri asiatici, in effetti c'era tanta confusioni nelle testine degli adolescenti e la musica ci aiutava a capire che bisognava crescere e cercare di capire di più.Un film che ci rituffa nel mare della musica più bella del secolo appena passato. Posso chiudere gli occhi e sognare di essere giovane e commuovermi ancora.

Le belle cose di Marguerite Kahrl


Bio:
Marguerite Kahrl (Chiaverano, luglio 2005)
E' nata a Beverly, Massachusetts nel 1966. Vive e lavora a Chiaverano e New York.

Davvero geniale Marguerite , spero sia stata davvero sua l'idea di realizzare questi spettacolari mostri in stoffa. Sono rimasta colpita dalle espressioni ironiche e da tata creatività. Dice: "I miei busti sono invece costruiti con materiali semplici e umili - la canapa da me usata e' la stessa che un secolo fa veniva tessuta a mano dalle donne del Canavese per farne il proprio corredo - per mettere in evidenza la vulnerabilità umana che e' insita anche in una posizione di potere."
Fate un salto sul suo sito: http://www.kahrl.com/

giovedì 22 novembre 2007


Adesso sento la mia mano impossessarsi del mio settimo senso. Nel blu vive la mia arte. Discostarsi da questo mi da pena. E' forse il colore della mezza età? La discesa nelle profondità marine precede quella della terra? Non si annaspa si nuota con la leggiadria di una balenottera, ma con i capelli fluttuanti. A volte mi adoro.

giovedì 15 novembre 2007

POP ART - Scuderie del Quirinale - Roma


Ti diverte, ti abbaglia, ti sconcerta, ma è pur sempre Pop Art. Tornata in voga alla grande, mai andata fuori moda, può non piacere, ma ti dà da pensare e ti fermi alle volte attonita dinanzi alle scatole di detersivo impilate di Warhol, ti diverti dinanzi all'enorme interruttore in stoffa cucita di Claes Oldenburg “Soft Light Switches 'Ghost' o la mega confezione di fiammiferi in legni di Raimond Hains. Vale la pena di fermarsi e cercare di capire cosa stava frullando nella testa di questi artisti e cosa volevano esprimere. Il quotidiano certo. Scelte non sempre facili, ma gli anni cinquanta preparavano ai sessanta. Caspita ora che lo scrivo sono i miei!!

Sleuth - due mostri sacri


Sleuth e la prova di bravura di questi due miti, il vecchio e il nuovo del buon cinema d'autore. Un film per chi ama il teatro , e con una magnifica fotografia, che spazia in questa casa perfetta, con cambio toni dal bianco e nero al colore, primi piani giocati bene per due veri giocatori. Una trama semplice e complicata, lo scontro tra due sadici, due maschietti in preda alla legge del diritto al possesso.
Bello.

Lella Costa e Amleto


AMLETO come lo vede lei.
Bravissima, vivace come un folletto e affabulatrice ironica.
Mi è davvero piaciuto lo spettacolo all'Ambra Jovinelli ieri sera. Il testo alquanto impegnato, ma con tante note ironiche e riferimenti al nostro quotidiano, alle nostre misere vicende attuali, e tutto con tono pacato e intelligente. Gradevolissii scenario e costumi, così come la musica di Bollani. Ho anche acquistato volentieri la maglia di Emergency appena fuori, nota la mia tirchieria, ma il mio rispetto e la mia ammirazione per Gino Strada e la sua associazione, ho peso ben 13 euro, beh ... lo spettacolo era offerto dal "Trovaroma" di Repubblica...!!

venerdì 9 novembre 2007

Omaggio a Biagi



Ora che le acque sono quietate, e riposa in pace, un omaggio a questo grande giornalista incredibilmente offeso nella sua dignità dai nuovi imbecilli.

Frasi indimenticabili:

-Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
-La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.
-Di Berlusconi si è detto tutto, alcuni sostengono abbia fluidi particolari ma per quanto ne so il signore concesse solo a Colleonitre di quelle cose che come le suore e i carabinieri sono distribuiti a coppie.
-Sono un giornalista che ricorre, con una certa frequenza, alle citazioni, perché ho memoria e perché ho bisogno di appoggi: c'è qualcuno al mondo che la pensava, o la pensa, come me.
-Conosco tipi che sarebbero brutti anche in Corea.
-Era così ignorante che credeva che la cedrata fosse un'opera minore del Tassoni.
-La "devolution", una parola che sembra inventata da Celentano.
-Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più.
-La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
-La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola.
-Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre
ascoltare.
-I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.
-Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro prima della fine dello spettacolo.
-Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice.
-È difficile non desiderare la donna d'altri, dato che quelle di nessuno di solito sono poco attraenti.
-Il nostro – diceva Flaiano – è un Paese di giocatori del totocalcio.
-Dopo tre apparizioni in video, qualunque coglione che viene intervistato dice la sua e anche quella degli altri.
-Si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso.
-Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il TG in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo influisce.
-Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti.
-A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di lupara.
-Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
-La mia generazione trovava eccitante leggere un'edizione della Divina Commedia con le illustrazioni del Doré. Adesso sui muri c'è scritto Culo basso bye bye. Capisce che è un po' diverso?
-Qualche volta è scomodo sentirsi fratelli, ma è grave considerarsi figli unici.
-Nel cinturone dei soldati del Fuhrer c'era scritto "Gott mit uns", Dio è con noi. Hitler lo aveva arruolato.
-Ho sempre creduto che, se c'è un posto al mondo dove non esistono le razze questo è proprio l'Italia: infatti le nostre antenate ebbero troppe occasioni di intrattenimento.

mercoledì 7 novembre 2007

Palazzo Venezia: Ermeneutica e Pier Augusto Breccia


Un pittore che soltanto nel 1977 ha scoperta la sua "vena artistica" dopo avere raggiunto la notorietà con una brillante carriera di cardiochirurgo. Da allora Breccia ha pubblicato scritti di filosofia ed ha dipinto riscuotendo successi e consensi anche in campo artistico.
Ermeneutica. Nonostante la precisione del disegno e dei dettagli, la potenza del colore della pittura di Breccia che usa una tecnica raffinatissima, negli spazi e nei paesaggi, le architetture delle opere rimangono enigmatici, non immediatamente comprensibili e decifrabili quali spazi comuni, cose, paesaggi, nature conosciuti.
Al di là della materia come la pittura metafisica insegna. Per quanto mi riguarda ho talmente aguzzato la mente che sono uscita dalla mostra barcollando e con un leggero mal di testa. Accecata dai colori e dai simboli in quantità inverosimile. Un genio o un folle. O tutti e due. Molto interessante e interessante andarsi a cercare qualche notizia sulla corrente.

Giorni e nuvole e l'Italia del lavoro che se ne và.

Perchè Soldini stavolta non ci fà ridere? Forse perchè non c'è più tanto da ridere. Pensare si. Amare si. Può anche piacere poco questo film, specialmente a chi sta attraversando la stessa crisi che sia di "mobic" o in atmosfera di perdita imminente di attività lavorativa....mettetela come volete ma questa è la triste realtà italiana. Certo stavolta vista con gli occhi media alta borghesia, bella casa , bella vita. Comunque il messaggio che io ho ravvisato è quello della solidità della coppia che non deve mancare in questi momenti, dove la fragilità è a un passo dalla rottura. Prendersi per mano e stringere i denti evitando la perdizione. Albanese e la Buy bravi davvero, come la dolcissima Alba Caterina Rohrwacher, dai lineamenti eterei particolarissimi, piccole parti ma lavora molto e alla quale auguro una carriera in crescendo.