venerdì 9 novembre 2007

Omaggio a Biagi



Ora che le acque sono quietate, e riposa in pace, un omaggio a questo grande giornalista incredibilmente offeso nella sua dignità dai nuovi imbecilli.

Frasi indimenticabili:

-Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
-La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.
-Di Berlusconi si è detto tutto, alcuni sostengono abbia fluidi particolari ma per quanto ne so il signore concesse solo a Colleonitre di quelle cose che come le suore e i carabinieri sono distribuiti a coppie.
-Sono un giornalista che ricorre, con una certa frequenza, alle citazioni, perché ho memoria e perché ho bisogno di appoggi: c'è qualcuno al mondo che la pensava, o la pensa, come me.
-Conosco tipi che sarebbero brutti anche in Corea.
-Era così ignorante che credeva che la cedrata fosse un'opera minore del Tassoni.
-La "devolution", una parola che sembra inventata da Celentano.
-Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più.
-La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
-La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola.
-Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre
ascoltare.
-I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.
-Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro prima della fine dello spettacolo.
-Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice.
-È difficile non desiderare la donna d'altri, dato che quelle di nessuno di solito sono poco attraenti.
-Il nostro – diceva Flaiano – è un Paese di giocatori del totocalcio.
-Dopo tre apparizioni in video, qualunque coglione che viene intervistato dice la sua e anche quella degli altri.
-Si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso.
-Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il TG in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo influisce.
-Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti.
-A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di lupara.
-Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
-La mia generazione trovava eccitante leggere un'edizione della Divina Commedia con le illustrazioni del Doré. Adesso sui muri c'è scritto Culo basso bye bye. Capisce che è un po' diverso?
-Qualche volta è scomodo sentirsi fratelli, ma è grave considerarsi figli unici.
-Nel cinturone dei soldati del Fuhrer c'era scritto "Gott mit uns", Dio è con noi. Hitler lo aveva arruolato.
-Ho sempre creduto che, se c'è un posto al mondo dove non esistono le razze questo è proprio l'Italia: infatti le nostre antenate ebbero troppe occasioni di intrattenimento.

Nessun commento: